#etmetodo – Collaborando si può costruire una Sala del Regno in 2 giorni!
Collaborare è
un gesto di amor proprio che nasce dal desiderio di altruismo
La storia di Velia
Qualche giorno fa, quando ho inviato la mail in cui ho incluso un video in cui delle persone realizzavano un ampliamento di una casa in poche ore, ho riacceso in una di noi, un ricordo indelebile, che riguarda la costruzione di una Sala del Regno dei Testimoni di Geova, avvenuta in solo 2 giorni.
Velia è stata così gentile, di voler partecipare a questa newsletter, raccontandomi la sua storia, così che io potessi raccontarla a voi.
Spero vi sia d’ispirazione
Il progetto
Realizzazione di una Sala del Regno dei Testimoni di Geova in Svizzera, anno 1985.
Struttura prefabbricata realizzata in 48 ore, circa 1000 metri quadri.
Nelle 48 ore era incluso anche l’ impianto elettrico, idraulico, verniciatura, messa in posa delle piastrelle, realizzazione dei bagni, impianto anti incendio e sicurezza, realizzazione del tetto, realizzazione del parcheggio con messa in posa delle betonelle , realizzazione degli spazi verde con alberi e piante.
Pare incredibile vero? Come ti dicevo, ovviamente c’è stata una pianificazione preliminare ma prima di illustrartela voglio spiegarti un’altra cosa senza la quale non si riesce ad apprezzare pienamente questo progetto, ossia il suo obiettivo.
‘NA ROBA DEL GENERE!
Obiettivo
L’obiettivo delle Sale del Regno è quello di radunarci per adorare Dio, il cui nome è Geova, e imparare dalla Bibbia molte cose belle su cosa richiede Dio da noi:
- andare d’accordo con gli altri
- essere mariti, mogli, genitori e figli migliori
- essere altruisti
- essere persone pacifiche
- apprezzare la saggezza espressa nei principi biblici, che ci aiuta a prevenire molti problemi come alcolismo, droga, dipendenza da gioco d’azzardo etc
- essere resilienti davanti a problemi come malattie croniche, disabilita…
- far fronte alla perdita di una persona cara
- tenere nel giusto equilibrio le cose materiali e i valori spirituali
- tenere al giusto posto anche il lavoro rispetto ad altri valori importanti come la cura della famiglia non solo sotto l’aspetto economico, ma anche emotivo e spirituale…
e molte altre cose che ci aiutano nella vita quotidiana.
Dal momento che siamo un popolo in crescita, abbiamo necessità anche di luoghi dove radunarci e dove accogliere le persone che amano imparare queste cose.
Fasi preliminari
Alcune settimane prima, tutti coloro che erano desiderosi di partecipare a questo progetto si sono offerti come volontari, specificando le proprie competenze.
Ovviamente c’è stata la pianificazione anche per reperire e acquistare il materiale.
Per ogni squadra di volontari del proprio settore di competenza c’era un responsabile che ovviamente già sapeva cosa doveva fare con la sua squadra.
La realizzazione
Nella data stabilita siamo arrivati in 1000 volontari. Sul luogo il materiale era già tutto pronto, abbiamo iniziato a lavorare seguendo le direttive dei capo squadra e siamo riusciti a lavorare senza accavallarci.
Le squadre hanno lavorato a turni per 48 ore consecutive, allo scadere delle quali si è tenuto il primo meeting all’interno della struttura.
Tutti i partecipanti erano convinti di una cosa, io per prima: il successo di questa impresa non è stato dovuto alla nostra sola forza di volontà o alla nostra determinazione…ma sentiamo di aver avuto il sostegno di Dio. Ti dico anche perché.
Con il progetto after50, tu stesso hai visto molto bene quanto sia difficile far collaborare (senza litigi, invidie e gelosie) le persone, soprattutto se non c’è guadagno.
Come hanno fatto 1000 volontari che non si conoscevano, che non perseguivano obiettivi economici a lavorare insieme in armonia e a ritmi serrati? E in quel periodo non è stato un caso isolato abbiamo costruito diverse Sale del Regno con questo metodo in Svizzera e in altri paesi.
La risposta la trovi qui.
Come ti scrivevo anche su Facebook è stata un’esperienza molto bella per lo spirito di fratellanza e collaborazione che si respirava.
Comunque per tornare alla “mail che pensavi di scrivere”, questo episodio è la dimostrazione che se c’è
- un obiettivo
- una buona pianificazione
- il “materiale” e strumenti adatti
- un “capo squadra” o un mentor
- un metodo
- forte determinazione
Si può far partire un progetto anche in pochissimo tempo.
Conclusioni
Il racconto di Velia, che ho messo di proposito in formato integrale, è semplicemente l’esempio di quello che significa fare networking, collaborare, portare la propria esperienza a beneficio di tutti, aprendo scenari che da soli sono impossibili da prospettare.
Il desiderio che c’è in ognuno di voi, che legge la mia newsletter, non è solo quello di ottenere dei risultati, ma quello di sentirsi parte di qualcosa, come per chi crede e professa una religione.
Insieme stiamo creando qualcosa di simile, e sono certo che le testimonianze di tutti coloro che mi stanno, sempre più spesso e con maggior frequenza, venendo a trovare, saranno di stimolo anche per te che ancora non hai deciso cosa vorrai fare da grande.
Dico così perché vorrei farti capire che un altro segreto del successo online, ma anche offline, è CHIEDERE!
Molti di voi con i quali sono entrato in contatto, mi hanno chiesto dei pacchetti personalizzati, orari strani in cui frequentare i corsi, assistenze e consulenze di domenica o giorni di festa, e chi più ne ha ne metta..
La mia risposta è sempre stata SI!
Quindi non temere e prova a chiedermi qualsiasi cosa che possa giovare alla tua crescita personale, perché quando è toccato a me io stesso l’ho fatto, e ogni giorno ringrazio chi mi ha dato delle possibilità, chi ha avuto fiducia in me, chi mi ha insegnato, anche rimproverandomi o facendomi notare gli errori che commettevo, ma anche incentivandomi tutte le volte che le cose andavano bene.
Se anche avessi solo questo bisogno, parliamone. SONO QUI
AIUTAMI A PORTARE IL METODO OVUNQUE! 👊